La mostra su Le storiche acque e terme di Bognanco rientra nelle ricerche che il Centro Studi Piero Ginocchi di Crodo sta conducendo sulle acque minerali e termali italiane. La tradizione orale vuole che una fanciulla, in una giornata particolarmente calda, si distrasse dal lavoro dei campi per dissetarsi a una polla d'acqua sorgiva scoprendo così casualmente l'acqua "ardente", tanto era il suo pizzicore. La notizia giunse alle orecchie del cappellano locale, Don Fedele Tichelli. Costui si dilettava di scienze naturali e fiutò subito l'affare, correva l'anno 1863. La fama dell'acqua gazosa arriva alle orecchie del senatore pavese Gaspare Cavallini. L'uomo ha un figlio, l'avvocato Emilio, che soffre di disturbi gastro-intestinali. L'acqua giova alla salute dell'avvocato che acquista la sorgente. Il 20 ottobre 1906 si costituisce a Milano la Società per Azioni "Acque & Terme di Bognanco". Nel 1924 un decreto ministeriale riconosce la località come "stazione termale". Nel 1928 nasce in Italia il primo stabilimento con imbottigliamento completamente automatico. Nel 1970 la società è in mano al marchese Gianni Gaudenzio. Nel 1984 inizia il periodo di Giuseppe Ciarrapico che effettua la divisione tra "terme" e "stabilimento". Le neonate società vengono infatti chiamate rispettivamente: Bognanco Idrotermale Srl e Bognanco Acque Minerali. Nel 2003 subentra l'imprenditore greco Melenos Haralabos, che le detiene attualmente.
Informazioni: 335.6100882, Stefano Mella